I due termini non indicano esattamente la stessa cosa. Con ‘UltraHD’ si designa qualsiasi risoluzione che vada “oltre l’HD”, ossia superiore alla definizione 1080×1920 (detta anche 2K). La risoluzione 4K (con il doppio di righe e il doppio di colonne della 2K, quindi risoluzione quadrupla della 2K) è una particolare versione di UltraHD e viene denotata anche con la sigla UHD-1. Un altro formato UltraHD prevede la 8K ovvero UHD-2, una risoluzione quadrupla della 4K. Da circa un anno, la risoluzione 4K è disponibile nei televisori di fascia alta ma per il momento è fruibile solo attraverso canali via satellite oppure attraverso appositi mediaplayer, nel cui hard-disk sia stato precedentemente telecaricato un contenuto 4K. Vale la pena ricordare che la 4K è la risoluzione del cinema digitale, che si sta progressivamente diffondendo nelle sale in Italia e che prevede il telecaricamento dei film via satellite. La risoluzione 8K è disponibile in schermi prototipali e può ancora essere fruita soltanto con contenuti da riprese sperimentali. Al momento è visibile soltanto in occasione di demo, fiere ed eventi. La UltraHD non è solo un fatto di risoluzione spaziale degli schermi (numero di pixel), ma anche di maggiore profondità cromatica, di maggiore risoluzione temporale (numero di quadri al secondo; non più i 25 o 50Hz della HD, ma anche 100Hz e oltre). Anche l’audio diventa ad altissimo grado di coinvolgimento, venendo fornito in versioni da 11 o da 22 canali.

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